Tutti i reportage delle 6 tappe dall'Alaska a Ushuaia... e oltre!!!

1^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2014 Nord America --- 2^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2015 Centro America

3^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2016 Sud America --- 4^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2017 Patagonia e Tierra del Fuego

5^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: BRASILE Moto Tour 2017 --- 6^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: Sud America Coast to Coast Moto Tour 2018

domenica 4 marzo 2018

18-19) Tambo Quemado, BOLIVIA => Putre, CHILE

-18.195471$-69.554063$Post 18-19) 25-26 gennaio 2018 – SUD AMERICA Coast to Coast Moto Tour 2018 di Pinuccio & Doni – Patacamaya => Ruta 4 Tambo Quemado, BOLIVIA => Carretera Internacional CH-11 Putre, CHILE – La sosta a Patacamaya, situata a 3.800 metri, non sarà un bel ricordo. Infatti durante la notte nella stanza priva di riscaldamento, Doni incomincia a star male, probabilmente a causa dell’altitudine, del freddo, della stanchezza e dello stress accumulato negli ultimi due giorni. I sintomi sono quelli del mal di altura: vomito, palpitazioni, emicrania, tremori… Quindi la prima cosa da fare sarebbe quella di scendere di quota. Purtroppo però, dopo una notte insonne, la mattina Doni non è in grado di proseguire il viaggio in moto perché il vomito non accenna a smettere. Decidiamo di aspettare mezzogiorno per vedere se la situazione migliora e anche perché è l’ultimo orario utile per poter coprire la distanza di 250 km. necessaria per arrivare a Putre in Chile che, oltre a trovarsi ad un’altitudine leggermente inferiore (3.500 mt.), è anche situata in una valle con un clima decisamente più caldo rispetto all’altopiano boliviano. Verso le 12 Doni smette di vomitare, quindi anche se non è ancora al 100% comincio a caricare la moto e alle 12.30 siamo in sella con la speranza di raggiungere il Chile prima del buio!!! Lungo la strada notiamo numerose Chullpas a base quadrangolare. La Chullpa è un monumento funerario di epoca preincaica presente sull’altopiano compreso tra il sud del Perù e la Bolivia. Le più famose Chullpas sono quelle di Sillustani nella provincia di Puno, da noi visitate nel 2008, a differenza di quelle viste oggi sono a base circolare. Purtroppo le fotografiamo solo da lontano senza dedicare il tempo necessario alla visita perché sul gps vedo che la strada sta salendo ancora di quota e di conseguenza il malessere di Doni si sta manifestando di nuovo. Inoltre anche il meteo non ci aiuta, sono solo le 15 ma sta già diventando buio a causa di grossi nuvoloni che non promettono niente di buono. Così quando vedo un piccolo villaggio non lontano dalla strada principale, mi infilo dentro sperando di trovare un alloggio per far riposare Doni al riparo dal temporale in arrivo. Purtroppo ci va male, sembra disabitato e l’unica signora che incrociamo ci dice che dobbiamo proseguire sulla Ruta 4 fino a Tambo Quemado prima di riuscire a trovare un hostal. Senza nemmeno scendere dalla moto fotografo la caratteristica chiesetta del villaggio e ci rimettiamo subito in cammino. La strada sale ancora e quando finalmente arriviamo a Tambo Quemado decidiamo di fermarci nonostante siano solo le 16 e manchino solamente 70 km per arrivare a Putre. Siamo a 4.300 metri e dormire qui non è salutare, ma Doni trema per il freddo e inoltre ci hanno detto che la frontiera di Paso de Chungará si trova a 13 km da qui, con centinaia d camion in coda ed è situata a ben 4.700 metri di altitudine. L’unico hospedaje che troviamo è di uno squallore indicibile, senza riscaldamento e senza bagno, ma per 5 dollari non si può pretendere di più. Un negozietto funge da entrata e quando la sera chiude, dalle 20 alle 7 del mattino successivo è impossibile entrare o uscire, quindi bisogna solo sperare che non vada a fuoco. Però almeno abbiamo un tetto sopra la testa che ci ripara dalla pioggia, quindi non mi resta altro da fare che cercare un riparo per la Transalp. Non trovo nulla, così quando vedo una rientranza che mi permette di non far vedere la moto dalla strada, la parcheggio e tolgo tutte le borse che potrebbero ingolosire qualche balordo; non l’avevo mai fatto prima ma dopotutto ci troviamo in una città di frontiera. Per scaldarci un po’ troviamo un posto dove servono zuppa di pollo bollente, ordiniamo anche un paio di cosce di pollo con patate al forno. L’ambiente è riscaldato dai fornelli della cucina e Doni sembra stia meglio, ma una volta saliti in camera si accorge che non riesce a stare orizzontale sul letto, infatti appena si sdraia le torna a martellare la testa, così passerà la notte leggendo seduta sul letto, con su i guanti da moto per riparare le mani dal freddo. Anch’io resterò sveglio tutta la notte, in ansia per il suo stato di salute e a causa di un vento fortissimo che fa sbattere i tetti di lamiera delle baracche vicine. In compenso ha spazzato via tutte le nuvole e l’indomani mattina alle 7 quando scendiamo per caricare la moto, troviamo un bel cielo azzurro e un tiepido sole che ci da il buongiorno. Andiamo dal benzinaio a fare il pieno con le ultime banconote boliviane e alle 8 in punto siamo davanti alla sbarra che viene alzata per aprire la strada che porta alla frontiera unificata di Bolivia e Cile. Percorriamo a passo d’uomo tutti i 13 km nel centro della carreggiata, a causa delle interminabili code di camion in ambedue i sensi. Quando finalmente arriviamo alla dogana di Paso de Chungará situata a ben 4.700 metri di quota, restiamo incantati dal paesaggio meraviglioso nel quale siamo immersi, circondati da vulcani e montagne con le cime completamente innevate che sfiorano i 7mila metri di altitudine. Siamo felici di essere arrivati in Chile e terminate le pratiche doganali riprendiamo il nostro cammino sulla Carretera Internacional CH-11 che dopo altri 60 km ci porterà a Putre. Il buonsenso ci imporrebbe di scendere di quota il più velocemente possibile ma non riusciamo a fare a meno di effettuare delle soste fotografiche per immortalare il Nevado Sajama (6.542 m) e l'imponente Vulcano Parinacota (6.348 m) che si specchia nelle limpide acque del Lago Chungará, con i suoi 4.570 metri sopra il livello del mare, questo è uno dei laghi situati ad altezze maggiori al mondo!!! Verso mezzogiorno arriviamo a Putre e nonostante ci troviamo ancora ad un’altitudine importante, 3.500 metri, dopo i malesseri dei giorni scorsi (vedi post precedente), ci sembra di respirare come se fossimo a livello del mare. La giornata è stupenda, il sole caldo ci fa resuscitare e ci da energia, così dopo una veloce doccia usciamo per passeggiare nelle vie della piccola cittadina. Da qui si possono organizzare molte escursioni davvero interessanti, così affascinati dal luogo e dal clima, decidiamo di fermarci a Putre per ben 4 notti!!!

Vulcano Parinacota Altezza 6.348 metri










































































































Nessun commento:

Posta un commento